Expo 2015, inaugurazione a Milano.
Aperti i cancelli dell'Esposizione universale. Matteo Renzi insieme a Napolitano e ai ministri Martina, Delrio, Alfano e Gentiloni ha dato il via ai lavori. Mattarella: "Non ho mai avuto dubbi sulla capacità dell'Italia di ripartire". Il presidente Anticorruzione Cantone: "Sono emozionato, ancora di più se penso a come era partita". Il Papa: "Non manchino la dignità del pane e del lavoro a ogni uomo e donna"
Expo 2015 è partito. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, insieme al presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano e ai ministri Martina, Delrio, Gentiloni e Alfano, ha dato il via all’Esposizione universale di Milano. “Non ci credevano in tanti, ora grazie al sudore dei lavoratori e delle lavoratrici l’Expo è realtà”, ha detto nel discorso inaugurale. “Non è ancora una scommessa vinta, abbiamo sei mesi per vincerla. Siamo un grande Paese, abbiamo una grande forza, un grande ruolo. Basta piangersi addosso, come vorrebbero i professionisti del ‘non ce la farete mai’. Cari signori professionisti, stamattina avete la vostra risposta”. E poi ha ringraziato in particolare due persone: l’ex sindaco di MilanoLetizia Moratti e l’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano. Dopo mesi di ritardi e polemiche, dopo le inchieste e i timori di stop, il debutto: alle ore 10, mentre ancora gli operai erano al lavoro per gli ultimi interventi, sono stati aperti i cancelli e alle ore 12 è iniziata la cerimonia di inaugurazione alla presenza dei rappresentanti di una ventina di Paesi.
In prima fila Renzi e Napolitano, appena dietro gli ex presidenti del Consiglio Mario Monti, Romano Prodi e Massimo D’Alema. Poi i ministri Delrio, Gentiloni, Martina, Pinotti e Alfano. In platea anche Mauro Moretti (Finmeccanica), il presidente dei Banca Intesa Giovanni Bazoli e Lapo Elkann. Tra i sottosegretari: Angelo Rughetti e Ivan Scalfarotto. Poi parlamentari di Forza Italia: da Laura Ravetto a Paolo Romani fino a Daniela Santanchè. Ma anche il giocatore dell’Inter Javier Zanetti, la ballerinaCarla Fracci e lo stilista Giorgio Armani. Non c’era Papa Francesco che però ha mandato un videomessaggio: “Che Dio ci doni l’amore per condividere il pane, il nostro pane quotidiano e non manchino la dignità del lavoro per ogni uomo e ad ogni donna”. Anche il presidente della RepubblicaSergio Mattarella non ha partecipato alla manifestazione, ma con un’intervista al Corriere della Sera ha mandato il suo messaggio. “L’Expo sia un punto di svolta, oggi parte un nuovo ciclo. Non ho mai avuto dubbi”, ha concluso Mattarella, “sulla capacità dell’Italia di ripartire e i segni di vitalità sono già visibili alla partenza della manifestazione”. E ancora una un passaggio, come nel giorno del suo insediamento e come nel suo discorso per il 25 aprile, su quello che ritiene il male dell’Italia: “La corruzione è un’infezione che può distruggere il corpo di una società”. Tra i presenti anche Raffaele Cantone, il presidente dell’Anticorruzione: “Sono emozionato, ancora di più se penso a come era partita”.
Oltre 1 milione di metri quadri, un chilometro e mezzo di viale e decine di padiglioni che rappresentano i Paesi di tutto il mondo: ecco come si presenta Expo 2015. I primi visitatori sono entrati verso le 10: i trasporti in città sono regolari (treni e metropolitana), qualche disagio alle biglietterie dove invece si sono formate alcune code. Intanto gli operai hanno continuato a sistemare gli ultimi dettagli. Ancora chiuso il padiglione dell’Unione europea (che apre l’8 maggio). Tra le strutture da finire c’è quella del Nepal, colpita nei giorni scorsi da un terremoto che ha fatto oltre 6mila morti: una parte della grande pagoda non è ancora accessibile al pubblico. “E’ questione di tre o quattro giorni, poi sarà tutto a posto”, garantisce Amrit Shakya. “Stiamo già preparando un mega evento di solidarietà e raccogliere fondi per la popolazione colpita”. Il padiglione Italia invece è stato aperto solo in parte: ancora chiuso il piano dell’auditorium e degli uffici.
Labels:
News di attualità
Nessun commento:
Posta un commento