Afghanistan, Kunduz, raid Nato colpisce per errore un ospedale Msf
Trentasette persone sono rimaste ferite nei bombardamenti. Le forze americane hanno confermato l'attacco aereo.
Un ospedale Msf è stato colpito in un bombardamento a Kunduz, in Afghanistan. Tre operatori dei Medici senza frontiere sono morti mentre 37 persone sono rimasteferite tra personale medico e pazienti. Lo riferiscono le autorità afghane. La città è da giorni teatro di scontro tra le forze governative e i talebani. A colpire la struttura è stato, per errore, un raid della Nato. Secondo i media afghani il bilancio delle vittime sarebbe di 50 morti.
Le forze americane hanno confermato di aver realizzato un raid su Kunduz che "potrebbe avere causato danni collaterali a una struttura medica della città dell'Afghanistan".
Il Centro traumi di Kunduz è stato colpito, riferisce Medici senza Frontiere in un comunicato, "durante un intenso bombardamento ed è rimasto gravemente danneggiato".
"Il personale presente sta lavorando senza tregua per fare tutto il possibile per garantire la sicurezza dei pazienti e del personale dell'ospedale". "Siamo profondamente scioccati - prosegue il comunicato firmato dal direttore delle operazioni di MSF Bart Janssens - da questo attacco, dall'uccisione di membri del nostro staff e di pazienti e dai gravi danni inflitti alla sanità della città".
"Non sappiamo ancora quale sia il preciso bilancio delle vittime - si dice infine - ma la nostra squadra medica sta fornendo l'aiuto di emergenza, curando i pazienti e il personale di MSF feriti e cercando di contare le persone decedute. Rivolgiamo un appello a tutte le parti a proteggere la sicurezza delle strutture mediche e del personale che vi lavora".
Al momento del bombardamento nell'ospedale c'erano 105 pazienti con i loro famigliari e 80 membri dello staff nazionale e internazionale di Msf.
Il Centro traumi di Kunduz è stato colpito, riferisce Medici senza Frontiere in un comunicato, "durante un intenso bombardamento ed è rimasto gravemente danneggiato".
"Il personale presente sta lavorando senza tregua per fare tutto il possibile per garantire la sicurezza dei pazienti e del personale dell'ospedale". "Siamo profondamente scioccati - prosegue il comunicato firmato dal direttore delle operazioni di MSF Bart Janssens - da questo attacco, dall'uccisione di membri del nostro staff e di pazienti e dai gravi danni inflitti alla sanità della città".
"Non sappiamo ancora quale sia il preciso bilancio delle vittime - si dice infine - ma la nostra squadra medica sta fornendo l'aiuto di emergenza, curando i pazienti e il personale di MSF feriti e cercando di contare le persone decedute. Rivolgiamo un appello a tutte le parti a proteggere la sicurezza delle strutture mediche e del personale che vi lavora".
Al momento del bombardamento nell'ospedale c'erano 105 pazienti con i loro famigliari e 80 membri dello staff nazionale e internazionale di Msf.
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